Giovedì 18 marzo gli studenti del Biennio dell’ITTS Divini, nell’ambito del Progetto legalità, hanno incontrato il Capitano dell’Arma dei Carabinieri Giacomo De Carlini.
Partendo dal concetto di responsabilità che già dai 14 anni è a carico di ciascuna persona, il Capitano ha condotto i nostri studenti ad una riflessione sull’importanza del saper pesare le proprie azioni per non contravvenire alle regole contenute nei diversi Codici: Penale, Civile e della Strada.
Ha ricordato i 160 anni dall’Unità d’Italia che si sono celebrati ieri e la valenza dei simboli dell’Italia quali la Bandiera e l’Inno, citati anche nella nostra Costituzione, fondamento di tutte le leggi.
Ha sottolineato l’importanza del rispetto delle leggi ma anche la semplice e facilmente applicabile regola del buonsenso che protegge da ogni atteggiamento scorretto verso se stessi e gli altri.
La base per sfuggire gli atteggiamenti di bullismo, razzismo, cyberbullismo ed ogni deviazione particolarmente pericolosa nella fascia d’età adolescenziale dei nostri studenti.
Sono state definite le 4 figure di riferimento in questi fenomeni: bullo, branco , vittima e spettatori, ciascuna esplicitata con esempi pratici e coinvolgenti.
Importante, ha detto il Capitano, la condivisione con i familiari e gli adulti delle diverse agenzie, tra cui anche i Carabinieri, dei fenomeni e delle situazioni osservate a discapito delle sfortunate vittime.
Il non denunciare equivale a essere complici del molestatore che non è una figura penalizzabile di per sé dal codice ma le cui azioni rispondono a precise norme violate e quindi gravemente sanzionabili.
Il ragazzo e ragazza che manifesta azioni da bullo è una persona con una struttura psicologicamente non consolidata e quindi in qualche modo, peraltro, vittima di se stesso/a. Denunciare e fermare la sua azione consentirà anche a lui o lei di crescere e sviluppare un percorso di redenzione che gli consentirà di essere una persona equilibrata e di raggiungere, a sua volta, gli obiettivi di vita.
E’ importante in ogni caso condividere le problematiche vissute in prima persona o osservate nei nostri compagni/e e amici o amiche per poter superare insieme i problemi e non costringere le vittime all’isolamento o ancor peggio a gesti di autolesionismo.
Dopo l’ esposizione dei contenuti essenziali delle tematiche affrontate il prof Francesco Cicconi, organizzatore e moderatore dell’evento, ha lasciato libero spazio alle tantissime domande sorte dagli studenti.
I quesiti ci hanno portato all’approfondimento di temi e curiosità vicini ai nostri adolescenti.
Sono state poste anche domande sui RIS, sulle insidie della rete e dei social networks, sulle tematiche legate alla protezione della privacy e ancora sulla lotta al razzismo ed al bullismo, e sulle modalità di accesso alla carriera militare in vista di scelte post diploma.
De Carlini ha risposto con generosità e più volte ha sottolineato l’importanza di non diffondere foto e affermazioni che potrebbero, se diffuse, portare gravi conseguenze per il proprio e altrui futuro, e fra i tanti temi ha sottolineato la necessità del rispetto della figura femminile.
I ragazzi hanno dimostrato interesse ed una attenta partecipazione grazie alla capacità del Capitano Giacomo De Carlini di coinvolgere con numerosi esempi e un apprezzato coinvolgimento personale rispetto alle sollecitazioni dei quasi 300 partecipanti.
Il Dirigente e i Docenti presenti hanno subito espresso il desiderio di organizzare altri incontri che coinvolgano gli alunni del triennio in ulteriori approfondimenti.